Italiano
L’ ANGELO ED IO
Torno alla terra
poichè viene la sera
che mi veste di disegno
e mi colora coi colori del sogno.
E mi permette posare
e liberarmi
dell’estasi del cielo.
Questo cielo così lontano
fra il sole e l’infinito,
dove vivo i miei giorni
celebrando lacrime
e desiderando
soltanto
non pensarti.
Perchè è lì che mi nascondo.
Lì ho catturato uno spazio, solo mio,
dove trovo la serenità
che non ho mai avuto.
E raggiungo raggi
e strade argentate
che mi permettono di andare
equilibrata
fra la porta e le mura.
Ora torno alla terra
di continuo lampeggiare,
di rugiada in ogni sentiero,
materia d’ombra e nessuno.
Con sogni tra le mani
cercando ancora
la luce lontana
della stella che mi appartiene.
Torno alla terra
e riposo le ali.
SOGNO BALLERINO
La notte inventa
un sogno ballerino
sulla pelle
nei sentimenti dell’anima.
Resto a guardarlo
perchè ha gli occhi
d’un bambino solo,
troppo dolce,
come la voce
della stella più alta.
Nel mio sogno
soffro di un male profondo
e coltivo in silenzio
la profondità dell’azzurro
che non mi appartiene.
Il sole è azzurro,
la pioggia è azzurra.
Azzurro...Azzurro...
E poi mi trovo,
Signore dell’anima,
in piedi
e mi nascondo nei giorni,
nel dolore dei pianti
che non ti toccano.
Intreccio le mani sul cuore,
chiudo gli occhi
e ti cerco nel buio...
Gemo
la mia pelle da sola...
IL DITO DI DIO
Quando non trovo le parole
ed il momento è così intenso,
mi sento come presa per mano
dal vento
che mi porta indietro
alle origini
a quando non esistivano le parole
ma soltanto i corpi ed i suoni.
E così come un raggio
mi sento regalata
a tutto quanto è irrepitibile
come il giorno,
come gli occhi tuoi chiari,
come lo straccio del petto
nel ventre del cielo.
E la tua mano
così nuda come soffio di vento
mi porta a ballare
e mi gira
come seme e non sogno
e canta canzoni
di cuore,
di fuoco,
di regni d'autunno,
di mattine di vendemia,
di pelle e stagioni,
di acqua
specie di speranza.
Mille anni...
Mille anni
e c’è ancora il confine.