Italiano
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Questo è il mattino del nuovo settembre
che mi penetra negli occhi
confuso e pieno di tenerezza
come un desiderio che capisce la bontà
della morte interiore
dove sorgono le speranze degli illuminati.
Questa è la multitudine di raggi
che abbiamo rubato del sole
quando la tua mano silenziosa come frutta
mi ha preso per riconoscere
il tuono del mio sentire.
(sopra il cuore...
La tua mano sopra il mio cuore...)
Questo è il giorno del suoni,
degli occhi chiari che mi invadono
pieni di suoni
e profondi
come l’orizzonte della mia disperazione.
E dove sei
adesso che mi manca il grido
e la mano tua che disegna sopra il seno?
Adesso che mi manca il movimento tuo
dando forma al mio corpo
nell’ora in cui gli amanti sono assordi
e si elegono uguali
senza sapere neanche riconoscere
il colore dei nomi, del desiderio,
di parte di quelle stelle che ci abitano?
Dove sei adesso
che le mura del tempo chiamano
chiamano
come desnudando il cielo?
Perchè ho bisogno di prenderti
urgentemente
e desnudarti in questi cammini di autunno
che vanno avanti, avanti
come l’eternità
che occupa il mio cielo e la mia acqua.
Perchè ho bisogno di accendere
la luce della complicità.
UN’ ALTRA DONNA
Ho conosciuto un’altra donna
che abita in me,
fatta di regni e fuoco,
desideri insensati e voli sublimi.
Una donna così
in pontualità con la vita
con le ore
con la luce che si chiude
sopra il bosco interno
impregnando in ogni parola
un’aria di pori e odori
e gridi
che colorano l’estasi.
Una donna così
con qualcosa dentro,
ostinata coi cieli strani,
con una grande intimità con la terra
e con l’umidità interna
che abriga le anime
che creano carne e coraggio.
C’è qualcosa che fluisce
in questa donna che mi abita,
che sente piacere nel vento
nell’estremià delle vene
nel punto fisso che fa festa
quando invita le fate
per mettere ordine
in quello che si è spanto dentro.
Una donna così,
tua,
che assorbe il paesaggio
e gioca con la tua falsa inocenza
che vuol confondere l’ombra col bacio.
Ha una maniera assorda
di capire le cose
di sentire l’odore delle mani
delle stagione e della solitudine,
del silenzio in eterna viglilia.
Ti osserva, da lontano.
E ti sente
silenziosa e grande
piena di occhi, cuore e palpitazione.