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Italiano

 

VENETO-l° Premio Internazionale Romeo e Gulietta 96- Montorso-Vicenza

Ho angeli
che conoscono i tuoi colli
i suoni delle tue valli
i canti delle tue montagne
il mormoro della tua gente contadina.
Averti nel cuore
così naturale
è restare
accanto al cielo
che indovina l’eterno.
Ti amo
terra di magia
che mi tieni vincolata
senza scampo
ad una eredità di sangue
amore
e buon senso.
Veneto
la paura di mai vederti
impone un ‘ orazione
dentro del mio amore:
che si afferme il giorno
che si uccida il tempo
perchè io, umile, possa parlarti
almeno in sogno.
Perchè le braccia dei tuoi mari
hanno raccolto molti di noi,
cuori infelici,
che ci immoliamo lontano
e ti sogniamo lontano
con le anime dettando cose
come se tu,
terra nascosta
nell’ombra del mio cuore,
con la forza del tuo Leone,
potessi
prenderne tutti per la mano
e guidarci ancora
al centro del tuo cuore.
Piango, sì,
l’arroganza del vento
la privazione di luce
il subito sole sfuggindo di me...
Apro le mani
e le alzo al cielo.
Grido:
Dio, perchè hai permesso vivere
lontano e vagando
senza bandiera
senza diritto d’esser
figlia della mia terra?
Ogni giorno canterò
la lontananza della mia Patria.
Veneto
ti amo, disperatamente.
Salvami
terra degli emigrati.
Accoglimi
fra i colori che dipingono il tuo cielo.
Fammi sentire, almeno una volta,
che non ti sono indifferente.

MILOSC

So leggere negli occhi
degli uomini buoni.
Perchè il cuore si spande
e l’anima riflette
negli occhi di questi uomini.
Di questi uomini
che hanno l’istinto
di tutte le cose
e insegnano col suo sorriso
che le ore
sono tutte tranquile
e che Dio
è tanto di più
di quello che si crede.
Mi sembra troppo facile
capire la vita
quando guardo
l’eternità brillando negli occhi
di questi uomini buoni.